Google usa un algoritmo (segreto) per classificare e poi posizionare i milioni di siti nelle sue pagine contenenti i risultati di ricerca.
L’algoritmo cerca di rilevare quali sono le migliori risposte alle domande degli utenti.
Per essere inclusi nelle prime pagine/posizioni del ranking di Google bisogna essenzialmente avere delle caratteristiche:
- Avere un sito con contenuti validi e possibilmente unici.
- Avere un sito che rispetti nella forma le richieste tecniche suggerite da Google
I contenuti prima di tutto
L’algoritmo di Google premia i siti che hanno autorevolezza.
Che significa?
L’autorevolezza è data dalla credibilità che Google dà ad un sito. Un sito è credibile quando ha una buona reputazione quindi sicuro, stabile nel tempo, con contenuti.
Google cercando risposte agli utenti, premia i siti che rispondono a delle esigenze degli utenti.
Per dare risposte bisogna avere dei contenuti nel proprio sito che siano unici. Google si accorge se usate testi copiati da altri siti e vi abbassa nel ranking.
Siate originali e date informazioni sensate e ben dettagliate dei vostri prodotti, servizi, attività, ecc.
Per avere dei contenuti ritenuti rilevanti dovete rispondere alle query degli utenti (parole chiave digitate nella ricerca) e quindi scrivere dei testi che racchiudano le parole ricercate dall’utente che vorreste trasformare in cliente, lettore, ecc.
Scrivete:
- In perfetto italiano
- Senza errori ortografici
- Utilizzate la punteggiatura per facilitare la lettura
- Utilizzate i tag title H1/2/3 per dividere il testo in capitoletti.
- Descrivete bene i vostri temi/prodotti
Velocizza il tuo sito
Oltre ai contenuti, Google premia anche la forma dei siti. Un buon sito è veloce e ottimizzato per ogni dispositivo.
A parità di contenuto verrà premiato il sito che raggiunge prima l’utente.
Quindi avere un sito leggero e raggiungibile da ogni supporto tecnologico è basilare.
Se fai qualsiasi test di velocità del tuo sito, al 99%, la prima voce che uscirà tra le problematiche è il peso delle immagini che, rallentando il caricamento del sito, oltre a rischiare di far scappare l’utente impaziente indica anche a Google che il nostro sito è poco leggero e quindi poco utilizzabile dagli utenti.
Molto spesso si caricano immagini non ottimizzate per il proprio sito, con un DPI o una risoluzione sbagliata (ovvero eccissavamente grandi per le dimensioni delle nostre pagine).
Perchè, ad esempio, caricare un’immagine 2000 x 3000 se le nostre pagine hanno una risoluzione massimo di 1920 x 1080?
Come fare per ottimizzare le immagini?
Istalla un plugin di ottimizazzione immagini, come Smush, che ti permetterà di comprimere le immagini che hai già sul tuo sito e caricare in maniera ottimizzata quelle future. Fa tutto in automatico, una volta settato, quindi è una risorsa ottimale se non si vogliono comprimere le immagini a monte da locale prima di caricarle.
Altri consigli per aumentare la velocità di caricamento del tuo sito:
- Istalla un plugin che gestisca la cache, ovvero che migliora le performance del tuo sito, velocizzando il tempo di caricamento dell’utente fino al 50%. Ce ne sono vari, tra i più usati e consigliati: WP Super Cache, W3 Total Cache, WP Fastes Caches, ecc.
- Tra i fattori che rallentano un sito c’è l’eccessivo uso di plugin. Sono utilissimi e per chi non programma necessari ma non bisogna abusarne perchè ogni plugin è come se fosse un software con il suo codice. Quindi troppi software che devono comunicare tra loro rischiano di rallentare il sito. Quindi istallare soltanto i plugin necessari e rimuovere quelli inutili.
Rendi sicuro il tuo sito
Google premia i siti sicuri e mette in quarantena quelli ritenuti rischiosi.
Considerando che, ad oggi, più del 60% naviga con Chrome di Google (e la percentuale potrà soltanto che crescere) e che, dalle ultime versioni, Chrome considera non sicuri i siti che non hanno un certificato SSL, la soluzione è semplice:
Richiedete un certificato SSL al tuo hosting (Aruba e altri ve lo istallano gratis). Con il certificato già starete a buon punto, il vostro sito nella barra avrà la dicitura sicuro e Google vi vedrà di buon occhio.
In pratica il certificato cripterà gli accessi e i dati degli utenti proteggendo la loro privacy.
Tutte le pagine del sito passeranno da http a https, quindi bisognerà rinominare le URL delle pagine. Come si fa?
Con WordPress c’è un plugin che vi aiuterà: dopo aver richiesto il certificato al vostro hosting (chi ospita il vostro sito), dovrete soltanto istallare il plugin gratuito: Really Simple SSL, che in automatico trasformerà le vostre URL.
Istallato il certificato dovrete anche preoccuparvi di proteggere ulteriormente il sito e allora vi servirà anche
Per proteggere il tuo sito e scalare il ranking non dovrai sborsare nulla, i plugin citati sono tutti gratuiti come il certificato SSL.
Ottimizza il sito per tablet e smartphone
Oggi per essere preso in considerazione nelle prime pagine di Google il tuo sito deve essere mobile friendly. Cioè?
Il sito deve essere ottimizzato per ogni dispositivo, ovvero deve adattare i propri contenuti alle risoluzioni dei vari dispositivi (pc, tablet e cellulari).
Se avete un sito in wordpress avrete già risolto il problema: i temi sono ormai già predisposti al mobile friendly e grazie ai vari visual composer potrete gestire i vostri contenuti ed essere in regola.
Lavora sulla SEO on-site
Se ti sei già messo in regola con gli step precedenti ora è il momento di ottimizzare il tuo sito in chiave SEO.
- Prima di tutto istalla un plugin che ti aiuti nella SEO: Yoast SEO. Questo fantastico plugin gratuito ti aggiungerà alla fine di pagine e articoli un box contenente le informazioni SEO. Scrivi e modifica il titolo della pagina (cliccando modifica snippet) inserendo al suo interno le parole chiave che reputi siano idonee a intercettare le query (ricerche) degli utenti, e modifica la descrizione inserendo delle frasi che racchiudano altre parole chiave inerenti l’argomento del sito. La descrizione e il titolo sono importantissime: sono ciò che apparirà nella ricerca Google, è il vostro slogan, quindi dedicate tempo e attenzione a ciò che scrivete, il biglietto da visita del vostro sito è qui.
- Ottimizzate le immagini: nella sezione Media, cliccando sulle singole immagini potrete vedere che a sinistra ci sono delle informazioni modificabili: scrivete il titolo, la descrizione e il testo alternativo (per i non vedenti) dell’immagine e cercate di inserirci parole chiave senza esagerare (Google lo capirà!), lo stesso fate nella sezione.
- Rimuovete ogni pagina e articolo che non utilizzate, Google indicizza anche quelli. Magari si tratta di prove, copie ed essendo tali saranno piene di errori, incomplete e abbasseranno la credibilità del vostro sito…. fate pulizia!
- Rendete il vostro sito attivo e cercate di offrire all’utente vari percorsi per arrivare alle pagine (menu nell’header e nel footer, box con anteprima, ecc).
Il discorso sulle parole chiave è ampio e contorto ma vi posso dare dei consigli:
- Non usate parole chiave generiche ma vere e proprie query (ormai l’utente è abituato a digitare parecchie parole nella barra di ricerca). Per fare un esempio: nessuna cerca più parrucchiere ma parrucchiere roma donna aperto domenica.
- Cercate di capire come parla il tuo possibile cliente usate i suo linguaggio.
- Usare tutte le inclinazioni possibile della parola (plurare, maschile, femminile, ecc) e i suoi sinonimi.
- Testare le parole chiave e vedere se portano frutti e indirizzare la SEO sulle parole più proficue.
Link Building – Essere condivisi
Un sito credibile, che fornisce contenuti, sarà sicuramente condiviso, quindi Google premia i siti condivisi perchè si presuppone forniscano contenuti utili agli utenti.
La famosa Link building sta tutta qui. Se un sito autorevole vi condivide (pagine o link) anche voi godrete della sua autorevolezza, viceversa se condividete o siete condivisi da un sito spam (con scarsa autorevolezza) sarete penalizzati.
Per capirci l’ideale sarebbe inserire il link del vostro sito su Wikipedia o siti simili che godono di estrema fiducia.
In questa chiave basilari negli ultimi anni sono i social e l’interagire con essi. Ma bisogna farlo senza esagerare o Google vi considererà spam.
- Interagite sui social(Facebook, Instagram, Twitter, YouTube, ecc)
- Essere condivisi su siti attinenti i vostri argomenti
- Evitare di interagire con i siti spam.
Google Adwords – Pubblicità a pagamento
Capitolo a parte è Google Adwords, ovvero gli annunci a pagamento che Google inserisce in prima pagina nelle ricerche.
Sono i risultati di ricerca con la dicitura Ann che trovi in prima posizione o ai lati delle ricerche.
Pagando per i click e le volte che l’annuncio viene pubblicato potrai, anche con poco budget, impostare una campagna pubblicitaria che se affidata a un esperto sarà efficace e proficua.